Una serie di circostanze decisamente impreviste: la pandemia e poi la disoccupazione.
Una serie di domande sopite che si fanno strada durante il lockdown: Sei appagata e soddisfatta della tua vita professionale? Non è che da qualche anno ti stai semplicemente accontentando?
Un'altra serie di casi fortuiti: la lavorazione del libro Marketing - Il management orientato al mercato di Mattiacci e Pastore (Hoepli editore) e una sponsorizzata su Instagram di un master della Business School del Sole 24 ore su cui mi casca l'occhio: Storytelling e digital marketing per l'arte e la cultura.
Così mi si è aperto un portone su una realtà per me quasi completamente nuova, innescando una reazione a catena di motivazione, entusiasmo, voglia di imparare e di mettersi alla prova, perché di essere un ottimo senior editor, di avere indiscusse capacità organizzative, di saper affrontare i problemi con pragmatismo fornendo soluzioni, di poter coordinare un team per portare a casa il risultato e di essere empatica con i miei interlocutori lo so già. Ora voglio scoprire se sono in grado di fare anche altro.
Questo master executive mi ha permesso di portare a casa un bagaglio di conoscenze, ancora tutte da interiorizzare, e di competenze nuove da applicare in nuove attività lavorative, grazie a un team di docenti veramente stimolanti e preparati. Ho avuto la possibilità di realizzare con un gruppo di lavoro eccezionale un piano di comunicazione per l'avvicinamento a "Procida 2022, capitale della cultura italiana per la cultura", capendo che ho un bisogno fisiologico di lavorare (anche) in team, guardando negli occhi i colleghi e (si spera presto) attorno allo stesso tavolo, perché (specialmente se sei un creativo) lavorare con le persone giuste porta a traguardi inavvicinabili da soli.
Non ho ancora le idee chiare su quello che mi aspetto dal mio futuro e quali siano gli obiettivi che voglio raggiungere, ma per lo meno ho perfettamente chiaro quello che non voglio e non è per nulla poco.