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Immagine del redattoreMonica Rocca

Le auguriamo felici scritture


La mia prima email di oggi è stata questa:


Buongiorno signora Rocca,

Il nostro comitato di lettura ha espresso parere negativo alla pubblicazione del suo manoscritto “Effetto farfalla”. La ringraziamo per aver pensato a noi e le auguriamo felici scritture.

Ufficio manoscritti


I piccoli editori sono gentili, rispondono a tutti, perché hanno tempo per farlo.

Io in editoria ci lavoro da più vent'anni e ho visto più di un backstage. Non ho potuto trattenere una sonora e solitaria risata quando ho letto il "comitato di lettura". Ma visto che la mia immaginazione è piuttosto fervida, non so perché, mi sono figurata comunque un tavolo di legno antico, ovale, con sei persone anziane e sagge, ingobbite dal tempo e dalle letture di una vita, chine a leggere ad alta voce le proprie osservazioni vergate a mano, con calligrafia amanuense su plichi di fogli.

E' comunque già il secondo rifiuto di un piccolo editore.

Qualcosa vorrà pur dire: il mio romanzo è una merda.

O forse no.

Vediamo a che punto sta il mio tentativo di vederlo pubblicato:

  • un piccolo editore entusiasta, che mi garantisce l'uscita entro dicembre, offrendomi condizioni ancora più basse dello standard (rifiutato);

  • due piccoli editori che mi hanno ringraziato rimbalzandomi, ma augurandomi tanta felicità;

  • un amico editore (serio) che mi ha promesso che gli avrebbe dato un'occhiata, ma che non l'ha ancora fatto per giustificata mancanza di tempo (o perché non vuole ferire la mia anima gentile in nome della nostra amicizia?);

  • molte non risposte;

  • invio a concorso letterario per pubblicazione inediti in attesa di proclamazione finalisti;

  • invio, fresco di giornata, ad agente letterario per sincera e gratuita valutazione.

Le mie mosse future:

  • ottenere tramite la mia rete di alte conoscenze in ambito editoriale una valutazione gratuita presso un famoso agente letterario milanese;

  • pubblicare tutto il romanzo sul mio blog a puntate;

  • pubblicare solo parte del romanzo sul mio blog; fare un piano di comunicazione vero, mettendo a frutto i soldi spesi per il master con la 24Ore Business School, e pubblicarlo in self-publishing raggiungendo migliaia di lettori;

  • comprare una cuccia e adottare un brachetto con cui condividere le difficoltà della vita da scrittore.

Stasera un gruppo eletto di amici, su sua richiesta, avrà il manoscritto tra le mani e potrà esprimere senza veli il proprio giudizio. Sono pronta a essere massacrata e osannata.

Io da sola non posso andare oltre.

Non ho più né la forza né la lucidità per rileggerlo, migliorarlo o cestinarlo.

Ditemi voi, quale strada è meglio che prenda?




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