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Rimpianti?

Tornando indietro rifarei tutto allo stesso modo?

Certo che no!

Accanto alla lista dei sensi di colpa ho anche quella delle cose che potendo tornare indietro cambierei, e la prima lista è molto più lunga della seconda. A conti fatti, con il senno di poi, sono solo tre le circostanze in cui ho preso davvero una pessima decisione.

  1. A 15 anni ho imbucato una lettera di troppo. Mi sono arrabbiata, non ho contato fino a 10 e senza volerlo ho innescato una reazione a catena di brutture che io, la mia autostima e il mio senso di inadeguatezza avrebbero evitato volentieri. Ne pago ancora le conseguenze.

  2. A 20 anni ho smesso di scrivere sul giornale locale perché era il "giornale dei preti" e "Sei matta a scrivere lì? Sii coerente con te stessa, tu nemmeno credi in dio!" Così ora non ho il tesserino da giornalista che tanto mi farebbe comodo in questo frangente esistenziale (sempre senza dio).

  3. A 26 anni non sono andata per qualche mese all'estero per paura di una lingua che non conoscevo (che così continuo a non conoscere) e per non lasciare il mio fidanzato (che ho comunque mollato non troppo tempo dopo e in maniera piuttosto riprovevole).

Dove sarei adesso? E chi lo può sapere!

Dove sono ora però sono felice, anche se è sempre più difficile riuscire a sentirsi leggeri, sereni, appagati in questo mondo qua.

Infilo progetti uno dietro l'altro, sperando di raccogliere presto o tardi i frutti di quel che semino, ma con sempre meno entusiasmo e con sempre più strizza di restare inchiodata qua, alla scrivania di casa, per il resto della mia vita lavorativa, trasformandomi di conseguenza in una madre isterica e in una donna insopportabile (più di quanto non sia già).

Oggi è il 5 ottobre, guardo la fede al dito, 22 anni insieme, 'sti cazzi!

Forse alla fine ha ragione Vasco a dire che rifarebbe tutto allo stesso modo, stessi errori, stesse passioni, stesse delusioni, perché se cambiassi uno dei tre punti sopra, quasi certamente, non sarei qui a fianco di un uomo che amo, con una figlia splendida, in una città a cui sento di appartenere.

Per il nostro secondo anniversario palindromo, volevo disegnare anch'io un cuore sulla sabbia con i nostri nomi come hanno fatto Michelle e Obama pochi giorni fa, ma la spiaggia, ahimè, è troppo lontana. Che ci abbia pensato quel romanticone del mio compagno? :D



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